Solo nel 2020 diverse case automobilistiche hanno lanciato annunci davvero audaci. “Entro il 2030”, ogni intera gamma di auto sarebbe stata “completamente elettrica”. La spinta verso questa svolta proveniva chiaramente da diverse direzioni, con l’Unione Europea e la California avevano in quel momento un ruolo chiave. Da una parte all’altra dell’Atlantico c’erano leggi che imponevano nuove caratteristiche per le nuove auto vendute entro i loro confini.
Si parlava tanto di auto a emissioni zero o completamente elettriche entro una determinata scadenza. Ricordate queste bellissime parole e queste bellissime speranze? Ecco, negli ultimi mesi, alcune di queste stesse case automobilistiche hanno iniziato a rallentare la corsa all’elettrificazione. Soprattutto quella completa rispetto alla propria gamma di auto. Il perché è presto detto.
Grandi marchi come Cadillac e Bentley, per esempio, hanno annunciato un approccio più graduale all’elettrificazione. Anche se la seconda aveva promesso di diventare completamente elettrica entro il 2030, adesso la musica è cambiata, e in pochissimi anni, lo sappiamo. A marzo, il CEO Adrian Hallmark ha dichiarato alla stampa che la società continuerà a produrre ibridi anche dopo quella data. “Potremmo comunque avere alcuni ibridi che non avremmo avuto dopo il 2030. Ma non per 10 anni, forse solo per un paio d’anni mentre li esauriamo”, ha affermato.
Anche Cadillac ha recentemente modificato le sue priorità in materia di elettrificazione. Il vicepresidente John Roth ha affermato: “Vogliamo assicurarci di avere il lusso della scelta sul mercato ed entrambi avranno l’opportunità di soddisfare le esigenze dei clienti mentre guardiamo avanti”. Roth ha inoltre precisato che i due tipi di veicoli “coesisteranno per diversi anni”.
Stiamo notando lo stesso con altri marchi europei molto importanti, vedi Mercedes, Volkswagen, Porsche e all’interno di Stellantis. Motori ibridi resteranno in circolazione per un bel po’, con tutta probabilità. Tutto legato alle questioni relative all’infrastruttura di ricarica, un problema capace di scoraggiare alcuni potenziali acquirenti di auto elettriche.
Bisognerà osservare attentamente, nei prossimi mesi, le altre aziende su questi improvvisi “ripensamenti” sulle scadenze dell’elettrificazione totale della gamma. Non stupirà se arriveranno comunicati improntati a un approccio più cauto che includa la produzione continua di auto a combustione interna accanto ai modelli elettrici.