Ministro Urso, non solo Tesla: avviati i contatti con tre case automobilistiche cinesi

Il Ministro Urso ha dichiarato che il Governo è in contatto con tre case automobilistiche cinesi per un impianto in Italia.
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Le recenti dichiarazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, hanno messo in luce l’iniziativa governativa di attrarre in Italia un secondo produttore di auto in Italia. Questa mossa è parte di un piano più ampio volto a potenziare il settore automobilistico italiano, che attualmente si affida principalmente a Stellantis. Il Governo mira a incrementare la produzione annuale a 1,3 milioni di veicoli, una cifra considerata essenziale per sostenere le imprese italiane.

Ministro Urso: il governo è in contatto con tre case automobilistiche cinesi per una fabbrica in Italia

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Il Ministro Urso ha fatto sapere che sono in corso delle trattative con tre importanti aziende automobilistiche cinesi – tra cui BYD, Chery, Saic – e con altri produttori occidentali che indicano una strategia orientata verso l’internazionalizzazione e la ricerca di nuovi investimenti. Nonostante la decisione di BYD di stabilire la propria fabbrica europea in Ungheria, l’interesse di Chery e Saic, così come i dialoghi avviati con Tesla, sottolineano l’apertura dell’Italia agli investimenti esteri nel campo dell’automotive, specialmente per quanto riguarda la produzione di veicoli elettrici.

L’introduzione del nuovo Ecobonus mira a incentivare infatti l’acquisto di veicoli elettrici, riflettendo l’attenzione del Governo per la transizione ecologica nel settore automobilistico. Con un impegno finanziario vicino al miliardo di euro per il 2024, gli incentivi si propongono di stimolare non solo il consumo, ma anche la produzione nazionale, per evitare una eccessiva dipendenza da prodotti importati che potrebbero essere soggetti a concorrenza sleale.

Nelle ultime settimane il Ministro Urso aveva fatto sapere anche dell’inizio dei dialoghi con Elon Musk e Tesla, alla ricerca di un nuovo stabilimento, soprattutto dopo i problemi delle ultime settimane alla Gigafactory di Berlino, che potrebbe ospitare la produzione anche della prossima low-cost dell’azienda americana. Il CEO sudafricano, tuttavia, sta valutando anche la Thailandia come possibile nuova base per un impianto, che potrebbe essere utilizzato sia per la produzione di auto elettriche che di batterie.

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