Robotaxi impazzito, l’incubo di un utente prigioniero del veicolo

Un episodio particolarmente curioso ha visto protagonista Mike Johns il cui robotaxi ha iniziato a ruotare su se stesso.
robotaxi waymo

A giugno 2024, Waymo, la divisione di Alphabet (della famiglia Google) dedicata alla guida autonoma, ha lanciato una flotta di robotaxi elettrici per le strade di San Francisco. Il servizio è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, segnando un passo importante verso il futuro della mobilità autonoma. Non sempre, però, va tutto secondo i piani di questo settore in forte espansione.

Le vetture utilizzate da Waymo sono lussuose Jaguar I-Pace, dal valore che può raggiungere i 200.000 dollari per unità, come riportato dal New York Times. Oltre a San Francisco, il servizio è stato esteso a città come Phoenix, Los Angeles, Austin e Atlanta, con un investimento complessivo di 5,6 miliardi di dollari da parte di Alphabet.

robotaxi waymo

Gli utenti possono prenotare una corsa attraverso l’app dedicata, Waymo One, che presenta un’interfaccia intuitiva e simile a quella di altre piattaforme come Uber. Basta inserire la destinazione per ricevere una stima dei tempi di attesa, dopodiché un veicolo autonomo viene inviato al punto di partenza. Una volta a bordo, l’esperienza è completamente automatizzata, senza conducente, offrendo un assaggio di un futuro in cui i taxi tradizionali potrebbero diventare un ricordo del passato.

Nonostante l’innovazione, il servizio ha già fatto discutere. Alcuni incidenti stradali hanno coinvolto i robotaxi, tra cui collisioni con camion dei pompieri, un ciclista ferito e un cane investito. Un episodio particolarmente curioso ha visto protagonista Mike Johns, un imprenditore tecnologico, il cui robotaxi ha iniziato a ruotare su se stesso nel parcheggio dell’aeroporto Sky Harbor di Phoenix.

robotaxi waymo

“All’inizio pensavo fosse uno scherzo”, ha dichiarato Johns al Guardian, “poi ho capito che l’auto aveva un problema tecnico”. Intrappolato nel veicolo per diversi minuti, Johns ha chiamato l’assistenza Waymo per fermare il mezzo, registrando l’intera esperienza e condividendola su LinkedIn. Il robotaxi si è arrestato dopo otto rotazioni, e l’azienda ha attribuito l’accaduto a un guasto software, risolto con un aggiornamento programmato.

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Oltre agli incidenti, ci sono state segnalazioni di comportamenti insoliti dei robotaxi, come ritardi ai semafori o soste in posizioni errate, che hanno generato disagi agli utenti. Elon Musk, dal canto suo, ha dichiarato l’intenzione di investire in una propria flotta di taxi autonomi, intensificando la competizione nel settore. Waymo, al momento, continua a portare avanti una delle innovazioni più promettenti nel panorama della mobilità, ma resta da vedere come l’azienda affronterà le sfide tecniche.

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