BYD alla conquista dell’Europa, arrivano 5 nuovi modelli nel 2025

Alfredo Altavilla, consulente speciale di BYD per l’Europa, ha recentemente sottolineato il forte impegno della casa automobilistica cinese verso il mercato europeo
BYD Atto 3

Il marchio cinese è solo all’esordio della sua espansione nel Vecchio continente e le premesse mostrate in questo 2024 sembrano raccontare un’avanzata importante. Alfredo Altavilla, consulente speciale di BYD per l’Europa ed ex manager FCA, ha recentemente sottolineato il forte impegno della casa automobilistica cinese verso il mercato europeo, favorito da “una strategia diversa rispetto ad altri marchi cinesi”.

Alfredo Altavilla, consulente speciale di BYD

Durante una presentazione a Francoforte, Altavilla ha discusso dei piani di espansione di BYD, che includono il lancio di cinque nuovi modelli, tra cui il Sealion 7, entro la fine del 2025. Nonostante le attuali difficoltà di mercato e l’introduzione dei dazi, Altavilla ha espresso fiducia, evidenziando come BYD stia già predisponendo linee produttive in Ungheria e Turchia “operative a partire dal prossimo anno”. Questa strategia del marchio cinese “permetterà di evitare l’effetto negativo dei dazi”, rafforzando la posizione del marchio sul mercato europeo.

BYD sea lion 07

La penetrazione nel Vecchio continente con le localizzazioni produttive in Ungheria e Turchia risponde a “motivazioni logistiche e di competitività”. La Turchia, d’altronde, viene vista come un hub strategico per la produzione automobilistica per la sua avanzata filiera industriale e per la possibilità di esportare verso l’Europa senza tariffe aggiuntive.

Il manager BYD si è anche soffermato sul supporto di molti fornitori italiani in Turchia e nei paesi dell’Est Europa, definita “un’opportunità interessante” per BYD, proprio per la “possibilità di collaborazione e vantaggi per l’intera filiera della componentistica”. Per Altavilla incentivare questi settori “può migliorare la competitività”, un processo che è rappresentato come virtuoso anche per i produttori locali che possono beneficiare della crescita di BYD nel Continente.

BYD seal

Parlando degli incentivi, Altavilla si è mostrato critico, affermando che i sussidi diretti per l’acquisto di veicoli rappresentano un sostegno “drogato” che non aiuta realmente il mercato nel lungo termine. Secondo lui, è fondamentale promuovere “un sistema di incentivi che invece supporti l’intera filiera industriale”.

A proposito della delicatissima questione dazi, Altavilla ha spiegato che BYD è “relativamente meno esposta” agli effetti negativi rispetto ad altri brand cinesi. Infatti, solo il 17% dei suoi volumi commerciali subisce le conseguenze delle barriere tariffarie. Tali agevolazioni, comparate ad altre case del Dragone, sono dovute alla stretta collaborazione dell’azienda con la Commissione Europea.

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