Il settore delle hyper-GT elettriche sta mostrando segnali di crescita interessanti per il futuro prossimo. La Lotus Emeya è già stata lanciata in Italia con un prezzo iniziale di 111.490 euro, e ci sono indicazioni che Ferrari potrebbe essere già a lavoro su un modello simile. A Maranello, infatti, l’attenzione sarebbe rivolta allo sviluppo del primo veicolo completamente elettrico sotto il marchio Ferrari. Sebbene questo progetto non sia l’obiettivo primario del brand al momento, a causa dell’attesa di soluzioni tecnologiche che offrano un compromesso tra alte prestazioni e autonomia senza un peso eccessivo per piattaforme e batterie, si discute già di un’eventuale GT elettrica a quattro porte che potrebbe essere prodotta a partire dal 2025.
Ferrari Alto: ecco come potrebbe essere la prima elettrica del brand
Non ci sono ancora notizie o annunci ufficiali su questo modello, ma i designer Alban Larailler e Alexandre Bernini, che studiano design in Italia da cinque anni, hanno realizzato un concept chiamato Ferrari Alto. Questa proposta si distingue per un design che presenta alcuni elementi stilistici in comune con l’Alfa Romeo e che ricorda l’Alfa Romeo 33 Stradale.
Dal punto di vista estetico, questa proposta si differenzia molto dai modelli Ferrari recenti, dunque sarà improbabile che il brand utilizzi un design simile, specialmente alla luce di prodotti come la Purosangue, un crossover V12 che combina eleganza e linee armoniose. Inoltre, la vettura proposta fa un ampio uso di fasce LED frontali e posteriori, un aspetto che potrebbe essere considerato troppo appariscente per essere integrato nella gamma Ferrari. Resta, comunque, un progetto degno di nota, mentre si attendono dettagli ufficiali sul veicolo elettrico in sviluppo da parte di Ferrari.
L’anno scorso, Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, ha confermato di aver testato un prototipo elettrico, senza però specificare altro. Inoltre, Ferrari ha brevettato un sistema per amplificare il suono del motore elettrico, proiettandolo attraverso uno speaker vicino all’asse posteriore. Una tecnologia simile è stata utilizzata anche sulla nuova Dodge Charger Daytona elettrica.
