Anche se è stato chiassoso il clamore suscitato dall’annuncio di un robotaxi da parte di Elon Musk, diversi analisti accreditati sostengono che la chiave di volta per Tesla sia solo in un altro modello di auto. Un accessibile Model 2. Non sembra un’idea malvagia e neanche così lontana e impensabile, anche se a tratti smentita da Musk.
Stiamo già assistendo a una crescita rallentata dei veicoli elettrici a batteria a livello globale. Si è passati dal più 35% nel quarto trimestre del 2023 al misero più 10% nel primo trimestre del 2024. In questa dinamica complessiva, Tesla ha registrato un calo delle consegne nel primo trimestre, con circa il 9% in meno rispetto all’anno precedente.
A parte la guida autonoma e il mezzo di trasporto pubblico, alla casa americana serve urgentemente un modello per la massa. Il Model 2, con un prezzo inferiore ai 30.000 dollari, rappresenta un punto d’ingresso fondamentale per il mercato di massa.
Secondo Dan Ives, analista di Wedbush, il Model 2 potrebbe generare fino al 60 per cento della crescita prevista per Tesla nei prossimi anni. Un’auto elettrica a un prezzo basso, molto competitivo, non solo amplia il bacino di utenza di Tesla, ma aggiorna anche la gamma di prodotti. Il Modello Y lanciato sul mercato nel 2020 non è quel genere di auto che può arrivare ovunque e a qualunque portafogli.
Anche se possiamo considerare l’idea di un robotaxi elettrizzante, per gli analisti Tesla dovrebbe concentrare le sue energie sul Model 2 in questo momento cruciale. Il taxi a guida autonoma non sarebbe una soluzione immediata per colmare il divario di crescita.
In compenso, l’annuncio del robotaxi ha fatto salire le azioni Tesla di circa il 6% questa settimana, dopo un calo identico la settimana precedente. Ma non può essere tutto qui. Il possibile Model 2 rimane la luce in fondo al tunnel per la crescita immediata di Tesla. In vista di una competizione spietata con i produttori cinesi sul mercato dei veicoli elettrici, c’è da rischiare anche con auto per tutte le tasche.