Quello che forse molti stanno sottovalutando, è invece un vero terremoto per il panorama dell’automotive. Se da un lato giganti come Apple hanno frenato i loro piani per realizzare un veicolo, come successo per la “Apple Car”, dall’altro Xiaomi, colosso cinese degli smartphone, è arrivata di colpo sulla scena con la sua berlina elettrica SU7.
La mossa di Xiaomi, d’altronde, è controcorrente. Invece di sviluppare un sistema di integrazione per smartphone come CarPlay e Android Auto, Xiaomi ha deciso di passare direttamente alla creazione della sua auto. E non una qualsiasi: la SU7, nell’aspetto e nel segmento di appartenenza, sfida apertamente Tesla Model S, con specifiche e prezzi competitivi che hanno già acceso l’entusiasmo del pubblico. Tutto verrà messo alla prova del pubblico e della realtà, non solo delle promesse cinesi, ma nel frattempo sono tanti gli ordini per la Xiaomi.
L’attesa per la SU7 è palpabile. La lista d’attesa è già lunga, a dimostrazione di come abbia funzionato bene la strategia commerciale di Xiaomi. L’azienda cinese punta a conquistare il mercato globale ma, come per tutte le nuove “avventure”, è tutto da vedere. Non c’è limite all’ambizione della cinese: non a caso, l’azienda ha già in mente un secondo modello, il SUV crossover SU8, utile a cavalcare l’onda della popolarità di questa categoria di veicoli.
Ma Xiaomi riuscirà davvero a sfondare in questo settore? La sua capacità di lanciare rapidamente nuovi modelli, a distanza ravvicinata dalla berlina SU7 potrebbe testare l’efficacia delle sue strategie di penetrazione del mercato.
Solo il tempo dirà se Xiaomi sarà una luminosa meteora o una vera rivoluzione nel mondo delle auto elettriche. Il panorama dell’automotive è in continua evoluzione, specie in questi ultimi anni con le nuove applicazioni dell’elettrico, e nuovi protagonisti sono pronti a salire sul palco.
Xiaomi, a differenza di altre aziende di smartphone ad aver tentato l’avventura nel settore automobilistico, è quella che è riuscita nell’obiettivo. In passato, Huawei e Oppo hanno annunciato progetti simili, con esiti non paragonabili alla SU7.