Le case automobilistiche giapponesi accelerano sulla corsa all’elettrico, e ci si chiedeva se quei marchi che avevano promesso tanto avrebbero anche fatto tanto. Toyota e Honda, dunque, dopo un iniziale ritardo, stanno investendo ingenti somme nello sviluppo di veicoli elettrici e batterie. Toyota, in particolare, sta costruendo nuovi stabilimenti negli Stati Uniti per la produzione di SUV elettrici e pacchi batteria, dimostrando un impegno ingente nel settore.
Honda, nel frattempo, ha mostrato di essere in grado di sostenere un grande investimento per la produzione di veicoli elettrici e batterie, ma si tratta di un posizionamento leggermente diverso: in Canada. Nonostante il ritardo iniziale, entrambe le case automobilistiche giapponesi hanno dalla loro parte una solida base di clienti e appassionati, una rete di concessionari diffusa e una lunghissima esperienza nella produzione automobilistica. Questi fattori potrebbero rivelarsi cruciali per il successo nel mercato delle auto elettriche, se abbinati a modelli affidabili e convenienti.
Il mercato cinese dei veicoli elettrici, si è detto più volte, è molto vivo. Ma si tratta di un grande boom o solo di una bolla? Sappiamo come questo mercato, per Pechino, sia in forte espansione, sostenuto da politiche governative favorevoli. La concorrenza, però, resta estremamente viva, con circa 200 aziende produttrici che si contendono una quota che è sempre molto limitata del mercato.
Per questo motivo si sta generando una guerra dei prezzi che potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di alcune aziende più piccole. Gli esperti parlano già di un imminente “giro di vite” che porterà alla scomparsa di molti attori. Ma non solo: la bolla dei veicoli elettrici, se al collasso, potrebbe portare giù aziende, lavoratori e una crisi di settore tanto vasta da coinvolgere politiche nazionali e sovranazionali.
Tesla, una delle prime a puntare forte nel mercato dei veicoli elettrici, sta affrontando un periodo di incertezza. Recenti licenziamenti e il calo del prezzo delle azioni hanno sollevato dubbi sulla fiducia del management. Anche se Tesla abbia senza dubbio contribuito a rendere popolari le auto elettriche, ora deve vedersela con una concorrenza agguerrita di nuovi attori. Insomma, è tutto troppo bello se è un “quasi monopolio” di reputazione. Il CEO Elon Musk vuole spingere l’azienda sulla guida autonoma e sui robotaxi, ma il futuro non è così sicuro come lui.